Weekly CLO

Weekly CLO n.101

La scorsa settimana il mercato secondario dei CLO è stato particolarmente attivo.
Dopo una prima giornata più lenta, con poche tranche in asta, l’attività ha subito
aumentato il ritmo nelle sessioni successive, con elevati volumi in offerta, in
particolare in asta, che hanno raggiunto ~605mm, concentrandosi principalmente
sulle tranche mezzanine middle e lower.

In linea con la volatilità del contesto macro e l’allargamento osservato negli indici
di credito (il Xover ha raggiunto in settimana ~317bps, dai ~296bps del 07/03, per
poi chiudere venerdì a ~309bps) e data l’elevata offerta sul secondario, si è assisto
ad una maggiore debolezza nei livelli delle tranche CLO, che risultano in
allargamento lungo tutta la struttura e, in particolare, per le tranche sub-IG, con il
tiering che torna ad essere più pronunciato a seconda della qualità del collaterale
e del manager. Tuttavia, secondo quanto riportato da fonti di mercato, non
sembrano esserci forced-seller, come dimostra anche il maggior numero di DNT.
In generale, le AAA sono state scambiate in L-LM90s nel caso di WAL ~2/3anni e in
+70area per profili delevered di deal che hanno concluso il RP.

Guardando il bucket di mezzanine IG, le AA di migliore qualità hanno registrato
cover in ~170bps area mentre le single-A in LM-MH200s a seconda della duration;
le BBB hanno invece registrato cover in H200/VL300s nel caso di profili delevered e
di migliore qualità e in LM-MH300s nel caso di carta più lunga (WAL ~5+ anni) o
dalle metriche più deboli.

Infine, tra le sub-IG, le BB con duration breve (~3.5/4 anni) sono state cambiate in
LM-M500s mentre i livelli per profili più lunghi (WAL ~6+ anni) o di peggiore qualità
si attestavano in M600s; tranche BB high coupon hanno invece registrato cover in
MH400-500a to call, anche nel caso di deal dalle buone metriche creditizie, con il
cash price che sembra essere dominante nella fase di bidding. Con riferimento alle
single-B, i livelli rimangono orientativamente nel range H700-VH900s.
Elevata l’attività anche sul primario, con il pricing di sette deal nella settimana (3
nuove emissioni e 4 reset) e gli spread che cominciano ad allargare per riuscire ad
attrarre la domanda