Weekly CLO

Weekly CLO n.104

La scorsa settimana il mercato secondario dei CLO si è caratterizzato per un inizio
cauto, con la maggior parte degli investitori in attesa delle decisioni sui dazi,
comunicate poi dalla presidenza statunitense mercoledì sera. Se nelle prime tre
giornate della settimana il numero di tranche CLO in asta è rimasto contenuto, con
spread pressocché invariati rispetto al venerdì precedente, l’offerta è decisamente
aumentata negli ultimi due giorni. Tra giovedì e venerdì si è infatti assistito a
~201mm di carta in lista (~483mm in totale nella settimana), principalmente
concentrata su tranche AAA; per quanto riguarda invece i titoli offerti mediante run
dei dealer, i volumi sono stati più contenuti rispetto ai primi giorni della settimana
ma gli spread più larghi lungo tutta la struttura. Sulla parte senior, secondo quanto
riportato da diverse fonti di mercato, l’offerta è stata comunque assorbita dalla
domanda degli investitori, anche se a livelli più ampi, mentre sulle mezzanine, in
particolare sub-IG, data i minori volumi di trading visibili l’atteggiamento rimane
più cauto e attendista.

In linea con la volatilità del contesto macro e con il widening osservato negli indici
di credito (il Xover ha raggiunto in settimana ~407bps, dai ~323bps del venerdì
precedente, per poi chiudere venerdì a ~387bps), i livelli di spread dei CLO hanno
mostrato debolezza lungo tutta la struttura, risultando “wider” di ~15/35bps nel
caso di carta IG, e di ~50/70bps nel caso di carta sub-IG. Il rilascio di colore in asta
è però stato limitato, soprattutto sulle mezzanine (spesso “traded”), mentre
l’elevato numero di DNT (~50% del totale in lista) ha continuato ad evidenziare il
tentativo degli investitori di acquistare a bid opportunistici, da una parte, e
l’assenza di veri “forced-seller”, dall’altra.

Con riferimento al mercato primario,si è assistito al pricing di 4 deal nella settimana
(1 new issue e 3 reset) mentre la pipeline continua ad essere piena contando, al
momento, 8 deal (6 new issue e 2 reset). Tuttavia, il mercato secondario sembra
adesso molto più interessante e attrattivo del primario, rendendo difficile la
copertura dei book e il pricing delle nuove emissioni che potrebbero appunto
rallentare il passo nel breve.